Ciao, sono Matteo e questa è Produttività.exe, Newsletter che parla sicuramente di produttività, ma anche di molto altro. Diciamo che è un po’ il raccoglitore di cose importanti che mi passano per la testa. Forse dovrei modificare il titolo? Vabbè, eventualmente lo faremo in futuro. :)
Di cosa parliamo?
Obiettivi
Giro d’Italia: perché lo fanno in tappe?
Pianificare il percorso
Saper essere flessibili
Risorse
Saluti
Obiettivi
Obiettivo: dal greco obiectus, participio passato di obicere, porre davanti.
Porre davanti. Questo è il significato originale del vocabolo che voglio prendere in esame quest’oggi. Si tratta di due termini che riassumono l’Odissea che ci cela dietro ad una semplice parola come meglio non potrebbero.
Un obiettivo è un traguardo che vuoi raggiungere, la tua meta, il tuo perché. Tutti noi dobbiamo imparare a non perderlo di vista, a non dimenticarci mai della sua esistenza poiché ci guida in tutto ciò che facciamo, da qui al giorno in cui potremo segnare la spunta “fatto” sulla nostra agenda.
Questo è un vero obiettivo, in questo caso di vita, ma ce ne sono anche di più piccoli, che sono a loro volta delle micro-attività che ci consentiranno di raggiungere i nostri obiettivi, quelli che a me fa comodo chiamare “i nostri perché”. Ed ecco che cadiamo inesorabilmente nell’argomento di oggi.
Una matrioska infinita:
Obiettivi di vita;
Obiettivi dell’anno, che ci avvicinano agli obiettivi di vita;
Obiettivi del mese, che ci avvicinano agli obiettivi dell’anno;
Obiettivi della settimana, che ci avvicinano agli obiettivi del mese;
Obiettivi del giorno, che ci avvicinano agli obiettivi della settimana.
Oggi, in particolare, non ho intenzione di discutere con te degli obiettivi di vita, ma voglio concentrarmi su qualcosa di più piccolino, ma non per questo meno importante: gli obiettivi del mese.
E tu mi dirai: “Perché proprio quelli a 30 giorni, perché non quelli giornalieri o annuali?”. “Perché in un mese puoi fare qualcosa di grande, ad esempio portare a termine un progetto importante, ma non qualcosa di “astratto”, come Trovare la felicità interiore. Non sono di certo psicologo, sono qui per la produttività, ed è di questo che voglio parlare: dell’organizzazione per il raggiungimento di un obiettivo concreto, materiale” ti risponderò.
Insomma, un obiettivo mensile è qualcosa di abbastanza corposo, che di certo non possiamo completare da un giorno all’altro senza una programmazione dietro. Abbiamo bisogno di più giorni per lavorarci, ed ogni dì dobbiamo sapere con precisione cosa fare.
Giro d’Italia: perché lo fanno in tappe?
Conosci il Giro d’Italia? Si tratta di una gara ciclistica che si tiene annualmente nell’intero stivale, ed è suddivisa in tappe. Su questo dettaglio ci torniamo tra un attimo.
Ogni partecipante alla competizione che si rispetti ha un solo obiettivo: vincere il giro, o perlomeno arrivare fino in fondo. Allora, per raggiungerlo, prendono il loro mezzo a due ruote totalmente green, lo caricano su un aereo e partono alla volta del loro perché. Iniziano con la prima tappa, vanno avanti, vanno avanti, vanno avanti e arrivano, dopo 21 giorni, all’ultima parte del loro viaggio; potranno finalmente portare a termine ciò che si erano prefissati!
Ma perché questi ciclisti dividono il viaggio in 21 giorni? Non potrebbero farlo tutto in una volta? No, perché, se lo facessero, non riuscirebbero mai ad arrivare tutti interi al traguardo. Loro suddividono il percorso il micro-attività.
Pianificare il percorso
Se anche tu devi farne il tuo di Giro d’Italia, dovrai pianificare con attenzione ogni singola tappa, per vincere la coppa finale senza stress, e magari anche con un po’ di divertimento.
Tutta questa metafora era per dirti che qualunque cosa tu faccia ti imbatterai sempre, in un primo approccio, alla sua pianificazione. Entriamo nel vivo di questa Newsletter!
Se devi raggiungere l’obiettivo di completare un documentario su Genova entro la fine del mese, dovrai fare mente locale su cosa ti serve, cosa hai già, e affiancare ad ognuno di questi parametri un cosiddetto “Tempo di elaborazione”.
A questo punto dobbiamo capire come distribuire questo lavoro sui giorni che abbiamo a disposizione. Iniziamo dalle giornate in cui possiamo lavorare:
Questi sono i giorni in cui siamo disponibili per il lavoro. Tu, a questo punto, faresti una divisione del genere:
Ore di lavoro / Giorni disponibili
Io, però, non credo che le cose vadano fatte così schematiche, soprattutto se, come nel mio caso, abbiamo la possibilità di autogestirci i giorni di lavoro e quelli di riposo, ma che piuttosto il progetto si organizzi sulla nostra persona, sul nostro corpo, sulla nostra mente. Non su quante ore dobbiamo lavorare al giorno. È inevitabile che spesso saremo stanchi morti, non motivati nel proseguire e svogliati, e queste sensazioni non vanno condannate, ma vanno piuttosto considerate in fase di organizzazione. Ad esempio è ovvio che lavorare durante il weekend, soprattutto di domenica, è faticoso, quindi possiamo scegliere di inviare alcune richieste per gli sponsor e realizzare qualche infografica, piuttosto che girare per tutti i musei della città a chiedere di firmare una liberatoria. Okay? Questo è quello che intendo.
Dunque, documentari o altro, dovete organizzare e giostrare bene il tempo a vostra disposizione.
Saper essere flessibili
Possiamo essere matematicamente sicuri che tutti gli imprevisti umanamente concepibili, soprattutto negli ultimi giorni a nostra disposizione, si accorderanno per farci perdere tempo in tutti i modi possibili e per farci sforare con i tempi. Mettiti il cuore in pace, succederà.
Ed è in questo momento che la vera organizzazione si fa sentire: dobbiamo essere capaci, spendendo al massimo 10 minuti del nostro tempo, di riorganizzare la nostra giornata dall’inizio alla fine, senza ansie o altri tipi di problematiche. Quello che ti consiglio io è di lavorare per “blocchi di attività”, se possibile, cambiando anche il genere di task da portare a termine.
Vuoi un esempio? Se un giorno che avevo organizzato per la registrazione in esterna si mette a piovere, posso usare quel tempo per parlare con gli sponsor o magari per fare un po’ di editing. Insomma, devi mettere sempre in preventivo l’idea dell’imprevisto, di qualcosa che andrà male, e sapere sempre come raggirare il problema.
Risorse
Io, per organizzare progetti tutto in un’unica app, vado alla grande di Notion;
Se hai bisogno di una spintarella per metterti al lavoro, prova Habitica;
Mentre fai lavori un po’ più statici cerca di eliminare le distrazioni Social.
Saluti
Grazie per aver seguito anche questo numero della Newsletter fino alla fine. Se lo hai apprezzato, e pensi che anche altre persone dopo di te potrebbero trarne beneficio, condividilo, per aiutare me a promuovere questa piattaforma meravigliosa, ma soprattutto per dare una mano ad altre persone. Condivisone è partecipazione.
Grazie e ricordati di avere sempre un obiettivo,
Matteo.