Ciao, sono Matteo e questa è Produttività.exe, la Newsletter che parla di produttività nel lavoro e nella vita quotidiana.
Di cosa parliamo?
La paura di perdere qualcosa;
Un fattore psicologico;
Quanto le notizie ed i social contribuiscono alla distrazione;
Cosa fare per “disintossicarti”;
Risorse;
Saluti.
La paura di perdere qualcosa
Dall’inglese, l’acronimo FOMO indica la paura di essere tagliati fuori (“Fear of Missing Out”), che consiste nell’essere perennemente ansiosi di ricevere aggiornamenti, di qualunque genere e a qualunque orario del giorno. “Forse è iniziata una guerra?”, “E se Milano esplode?” sono domande che una persona dipendente dalle News si pone, cercando ovviamente di sanare immediatamente questa malata curiosità tramite, nel 2023, l’utilizzo dello Smartphone.
Se ognuno di noi analizzasse per qualche minuto la propria quotidianità, troverebbe con una probabilità molto alta dei momenti in cui, pur di leggere le ultime notizie o guardare al volo gli ultimi messaggi, ci si perde a scrollare compulsivamente un feed di qualche app di notizie o di WhatsApp.
Se da un lato questa continua ansia di perdersi un evento o di un cogliere una notizia bomba entro pochi secondi dalla sua pubblicazione ci fa perdere utile tempo della nostra vita, dall’altro può portarci anche a perdere intere giornate non facendo altro che sbloccare e bloccare il cellulare nell’attesa di una notifica che ci faccia sobbalzare sulla sedia. Insomma, di certo non si tratta di un comportamento saggio da tenere per il resto della nostra vita.
Un fattore psicologico
La FOMO nasce da una preoccupazione di perdere un’informazione che potrebbe rivelarsi utile nella nostra vita o nel nostro lavoro (pensiamo, ad esempio, ad uno YouTuber di notizie che rimane sempre connesso, 24/7, nell’attesa di una notizia che gli faccia scalare i trend).
Di certo chi lavora nel mondo dell’informazione non può permettersi di staccare la spina per troppo tempo, anche se a volte un articolo pubblicato il giorno dopo con più informazioni e dettagli non farebbe male, ma in tutti gli altri casi il mio invito è quello di cercare di non lasciarsi prendere dall’ansia di sapere, sapere e sapere, ma piuttosto di prendersi del tempo di pausa in cui concentrarsi su una singola attività, portandola a termine senza frizioni.
Nelle aziende, spesso, i dipendenti hanno perennemente la casella di posta aperta, in alcuni casi addirittura stando pronti, eventualmente, a cambiare totalmente attività per una “falsa urgenza”, solo perché il capo ci ha mandato una mail con alta priorità.
Vivere in una situazione simile, dove i lavoratori sono costretti a cambiare rapidamente e frequentemente attività, la produttività va a ridursi drasticamente, in questo caso per una FOMO “imposta” dall’azienda stessa.
👆 Invito chi si trova in questa situazione a cercare di uscirne, aprendo la mail soltanto due volte in una giornata: mattina e sera, nel primo caso per capire cosa fare durante il giorno e nel secondo per pianificare le attività del giorno seguente.
“E se c’è un’urgenza?” chiederai tu. Beh, se la Protezione Civile non ha ancora suonato il campanello di casa tua per avvisarti di un alluvione, di una guerra o una bomba atomica, l’urgenza non esiste. :)
Quanto le notizie ed i Social contribuiscono alla paura
Se cerchi su Wikipedia la definizione di FOMO e scorri la pagina alla ricerca di qualche data, scoprirai con sorpresa che è una patologia sviluppata dall’essere umano di recente, dopo la nascita del social network.
In passato, quando a portare le notizie nelle case delle persone era il giornalaio in bicicletta alle cinque del mattino, l’unico momento in cui la gente si informava era la colazione, per poi non ricevere aggiornamenti durante tutta la giornata. Mica il giornalaio poteva passare la sua giornata in bici a lanciare volantini per l’Ultima Ora! Insomma, le informazioni erano fisicamente confinate al giornale e alle corrispondenze che le persone si scambiavano, impedendo, anche volendo, a chiunque di essere ossessionato dal voler sapere tutto il prima possibile, senza tralasciare nulla.
Al giorno d’oggi, invece, con l’avvento dei Social, è molto più difficile resistere alla voglia di scoprire qualcosa di nuovo, proprio per la comodità che abbiamo nel prendere il mano lo Smartphone e aprire un’app, che ovviamente ci porta a farlo più spesso durante la giornata, distogliendo l’attenzione da ciò che stavamo facendo prima di controllare le notizie e facendo entrare nella nostra RAM celebrale un nuovo pensiero da elaborare.
Cosa fare per “disintossicarti”
Per cercare di disintossicarti dalla FOMO, dovresti prima di tutto fare pace con te stesso all’idea di esserne affetto, facendotene una ragione. A questo punto, il mio consiglio è quello di analizzare quante ore al giorno spendi sul cellulare, focalizzandoti sulle applicazioni di News o messaggistica. Prendi tale valore e dividilo a metà. Il risultato sarà la deadline per l’utilizzo di tali app, che, immediatamente dal giorno successivo, dovrai cercare di non superare mai.
Sembra una tortura, lo so, ma non tutto il male vien per nuocere: a fine giornata potrai, dopo aver finito il tuo lavoro, dedicare del tempo alla lettura, tra le altre cose, anche di notizie, focalizzandoti però solo ed esclusivamente su di esse, e non lasciandole fluire nel tuo cervello mentre svolgi altre attività (anche perché poi, diciamocelo, la maggior parte delle notizie che leggi al volo le dimentichi dopo dieci minuti dall’averle lette).
Per quanto riguarda i messaggi/mail, ti invito vivamente a disattivare le notifiche sonore e di vibrazione dal tuo smartphone - o tenere perennemente attivo il “Non disturbare”, e di abilitare la modalità notte sul PC. Ah, e poi, chiudi quella diavolo di mail che non serve a un bel niente; piuttosto, se devi mandare un file a un collega/collaboratore, annota il destinatario ed il testo del messaggio su un documento .txt del Blocco Note del Computer, che terrai aperto per tutta la giornata, per poi svuotarlo trasferendo i testi delle mail preparate durante la giornata lavorativa in veri e propri messaggi da inviare prima di staccare tutto (così eviti, nel caso in cui l’interlocutore risponda velocemente, di dare seguito alla conversazione, rimandandola al giorno successivo).
Risorse
Endel è un’app per concentrarsi basata sulla musica. Non c’entra con la FOMO, ma può aiutarti a non distogliere il focus da ciò che stai facendo.
OneSec ti rende consapevole di ciò che stai facendo quando apri app di messaggistica o Social Network (o quelle che scegli tu), dandoti qualche secondo di tregua dal flusso per respirare e decidere se aprire veramente l’App o evitarlo.
Saluti
Come sempre ti ringrazio per aver letto questa mail fino a qui. Spero che tu l’abbia fatto in un momento di calma, che favorirà la memorizzazione delle informazioni appena apprese.
Al solito, ti invito a condividere questa Newsletter con chi pensa possa trarne beneficio - magari i tuoi capi, che ti fanno vivere con la casella di posta elettronica sempre aperta! -. Condivisione è partecipazione.
A presto!
Ciao Matteo io ho paura , a rimanere solo nella vita arriverà quel momento in cui i miei genitori non ci saranno più, e da ora che mi devo organizzare dimmi un tuo Pensiero Matteo buon giorno 🙏🙏🙏